Questa è l’era del Post PC o del PC+?

Questa è l’era del Post PC o del PC+?

Due anni fa, nel 2010, Steve Jobs lanciò il concetto di epoca post-pc, riferendosi all’ecosistema iPhone, iPad e iPod Touch, e delineandone la strategia per il futuro: sistema operativo totalmente staccato dalla controparte desktop. Microsoft, per bocca del COO Kevin Turner, ha contestato questa strategia, contrapponendole il concetto di PC+. Tablet e smartphone sono quindi visti da Microsoft come un’evoluzione dei PC, pertanto sarebbe sbagliato dotarli di sistemi operativi totalmente diversi.

 Apple fa un ottimo hardware, ma è nel sistema operativo che vediamo le cose in modo diverso. Crediamo che Apple abbia sbagliato: hanno parlato di era post-PC, discutendo di tablet e PC come due cose diverse; ma la realtà è che in questo mondo questo modo di pensare è completamente errato.
Dunque, se la strategia di Apple è offrire due SO differenti per PC e dispositivi post-pc, Microsoft vorrebbe invece unificarli sotto la bandiera (e il kernel) di Windows 8.   Dal punto di vista dell’interfaccia grafica, Microsoft ha lavorato bene creando una GUI efficiente sia per il connubio mouse-tastiera, sia per gli schermi touch. Dal punto di vista tecnico, esiste però uno scoglio difficile da superare: la differenza tra i processori Intel (x86) e quelli ARM.  Attualmente tutti i PC Windows sono mossi da una CPU Intel, in quanto le CPU ARM non sono supportate (un vero peccato a mio parere, i netbook più economici trarrebbero un grande vantaggio dall’uso di processori ARM); ma per i tablet è preferibile l’uso di processori ARM per una serie di motivi (economicità, minor dispendio di energia), tanto che quasi nessun tablet in commercio utilizza processori Intel.  La soluzione a questo problema si chiama Windows 8 RT, e sarà una versione apposita per processori ARM, con alcune limitazioni. Questo potrebbe rendere vana l’unione dei due tipi di dispositivi (tablet e PC) in quanto i primi potrebbero essere sempre dotati della versione RT, e i secondi della versione x86, con conseguente frammentazione delle applicazioni. Ma se la versione RT venisse utilizzata anche per PC portatili a basso costo, allora potrebbe davvero unificare PC e Tablet, almeno per quanto riguarda il mercato dei PC non per uso professionale.
Se si parla di Microsoft ed Apple, cosa c’entra Android? C’entra eccome: anche Google, come Microsoft ed Apple, possiede un sistema operativo desktop: Chrome OS. Quest’ultimo è ancora in fase di sviluppo ma nell’ultima versione (disponibile proprio da oggi) ha raggiunto una certa maturità.
Google però sembra condividere il punto di vista di Apple, in quanto due mesi fa smentì tutti i rumors riguardo una fusione tra i due SO.
The use cases in technology stacks on phone and tablet are very different to desktop and laptop, as are the user expectations, and the types of things you do are also very different. That’s why everyone has two different solutions for these problems. Apple has Mac OS and iOS, Microsoft has two – they just happen to call them both Windows – and at Google we do the same.
In verità però una fusione tra Chrome OS e Android sarebbe molto più semplice che non tra iOS e OSX:  Chrome OS è poco più di un browser Chrome che esegue il boot, con un’interfaccia grafica stile desktop ancora molto poco sviluppata. Dunque, quasi tutte le applicazioni sono in HTML5, e pertanto potrebbero funzionare anche su Android e, in teoria, qualsiasi funzione di Chrome OS potrebbe essere portata nella versione di Chrome per Android.  Inoltre Android (a differenza di iOS) supporta sia i processori ARM che i processori x86.  Infine, il kernel di Android nelle ultime release si sta ri-avvicinando a quello di Linux, utilizzato da Chrome OS.
Dunque, Google segue la strategia di Apple di separare i mercati tablet e desktop, pur essendo pronta a cambiare rotta se la scommessa di Microsoft dovesse rivelarsi azzeccata.
A mio parere, l’idea del sistema operativo unico (che non è certo cosa nuova) è sbagliata. A dispositivi diversi devono corrispondere SO diversi, ottimizzati per le peculiarità del dispositivo stesso. Inoltre unificando i sistemi operativi mobile e desktop, si andrebbe a rafforzare il monopolio Microsoft-Apple-Google, indebolendo progetti come Firefox OS o Tizen OS. La soluzione migliore è quella di offrire due SO differenti, per dispositivi touch e per desktop, che si interfaccino bene tra di loro.



Fonte: www.androidiani.com

Commenti

Post popolari in questo blog

Steve Jobs voleva fare la guerra termonucleare

Home Server con Raspberry PI