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Open webOS portato su Nexus S in forma di app È un Nexus S (4G, per l’esattezza) un po’ insolito quello nell’immagine qui sopra, recante il logo di HP al centro dello schermo: si tratta infatti di un modello sul quale è stata installata un’app contenente il porting di  Open webOS , la versione curata dalla comunità dello storico sistema di Palm, divenuto open-source dopo l’abbandono di HP. Non è comunque il caso di rallegrarsi troppo, perché  Open webOS è tutto fuorché stabile e reattivo ; certo, si potrebbe dare la colpa all’hardware del Nexus S, ma non crediamo ci voglia per forza di cose un nuovo quad-core per far girare a livello base l’OS senza che questo si pianti  o non risponda ai comandi. Inoltre è piuttosto insolito vedere il sistema girare in forma di app: in questo modo l’accesso alle risorse sarà limitato  e in ogni caso dovrà condividerle con il sistema ospitante (Android, per l’appunto). Questo è comunque solo un primo passo dello sviluppo, non certo quello de

Adobe ottimizza Photoshop Touch anche per Nexus 7 A distanza di mesi dall’uscita del primo tablet di Google, Adobe rilascia  in queste ore  un aggiornamento che permette ai possessori di  Nexus 7  (e degli altri piccoli tablet) di utilizzare il famoso software di  fotoritocco  in maniera ottimizzata anche su una diagonale diversa dai diffusissimi 10 pollici, a patto di avere una risoluzione minima di 1024×600 pixel . Questo update porta il software alla versione  1.4.1  ed introduce una piccola serie di novità: Interfaccia utente ottimizzata per dispositivi a 7 pollici (risoluzione minima dello schermo: 1024 x 600) Tratti del pennello più uniformi Due nuovi effetti: Riflesso lente (nel menu “&”) e Motivo francobollo Layout griglia migliorato per progetti, esercitazioni e immagini Nuovo supporto per la condivisione su Facebook, Twitter e altre app registrate Accesso veloce agli ultimi 5 colori con nuova scelta rapida (trascinamento su Colore) Risoluzione di diversi

Oppo Find 5: quad-core, display Full HD, fotocamera da 12MP e molto altro Pur non essendo il primo produttore cinese a rilasciare un ottimo smartphone in questo periodo dell’anno certamente il nuovo  Oppo Find 5  farà parlare molto di sé per l’hardware da top-gamma, uno spessore minimo ed un  prezzo  molto aggressivo che purtroppo rimarrà confinato nel  mercato asiatico . Il prossimo  12 Dicembre  avverrà la presentazione ufficiale e tutti attendono di conoscerlo dal vivo anche se ormai tutti i dettagli sono stati svelati. Il nuovo  Oppo Find 5 , il primo phablet del produttore cinese, è dotato di: Display da 5 pollici con risoluzione Full HD; SoC quad-core Qualcomm Snapdragon S4 Pro da 1,5 GHz; GPU Adreno 320; 2 GB di RAM; 16 GB di memoria interna; Android 4.1 Jelly Bean; Fotocamera posteriore da 12 megapixel; GPS, A-GPS; Dual-SIM; Il prezzo dovrebbe essere di circa  480$  anche se alcuni rivenditori lo hanno inserito in listino a  599$  (forse per l’Occidente). Le

Smartphone con doppio sistema operativo potrebbero arrivare verso la fine del 2013. Lo  smartphone  è il dispositivo mobile ormai più diffuso ed utilizzato al mondo grazie alle tante funzioni che possono essere svolte in semplici passi, dal divertimento allo svago, dall’utilità al lavoro. Molti differenti utilizzi potrebbero richiedere differenti dispositivi o sistemi operativi. Gli  OS  odierni possono anche essere utilizzati per il lavoro (per esempio Telecom Italia ha adottato i Motorola Atrix) ma ciò potrebbe portare  problemi di sicurezza  e confusione con i dati, per questo la tecnologia potrebbe sfornare entro la fine del  2013  i primi  smartphone che potranno eseguire due OS contemporaneamente . La possibilità di utilizzare contemporaneamente  due sistemi operativi  è donata grazie ad un nuovo strumento sfornato dalla tecnologia odierna, chiamato  Hypervisor . Esistono due tipi differenti di  hypervisor ; la prima tipologia, denominata propria  Tipo 1 , installa sullo

Sharp Aquos Phone Zeta SH-02E: nuovo smartphone Android per il Giappone Avvistato ed annunciato solamente poco più di un mese fa possiamo finalmente ufficializzare l’arrivo del nuovo  Sharp Aquos Phone Zeta SH-02E . Purtroppo non possiamo far altro che calmare i nostri animi poiché il nuovo  Aquos Phone  con a bordo  Android  sarà disponibile dal prossimo  29 Novembre  in  Giappone  grazie all’esclusiva dell’operatore telefonico  NTT DoCoMo . Perdiamo un altro promettente  smartphone Android  per il nostro mercato che rimarrà confinato nel mercato asiatico. Il nuovo  Sharp Aquos Phone Zeta SH-02E , il quale sarebbe potuto essere il primo smartphone con display realizzato utilizzando la  tecnologia IGZO , sarà solamente il secondo poiché ha già aperto le danze  ASUS  con l’ottimo  Padfone 2 . Questa  tecnologia IGZO  (acronimo di indium gallium zinc oxide) è in grado di offrire un  minor dispendio energetico  ed anche una resa visiva migliore. Oltre questa grande novità

Nuovi iMac disponibili in Italia a partire dal 30 Novembre Tramite un  comunicato stampa ufficiale , Apple annuncia la disponibilità della  nuova e rinnovata gamma di iMac  a partire dal prossimo  30 novembre , Italia compresa. Da venerdì prossimo sarà possibile ordinare tramite l’ Apple Online Store  le due varianti da 21,5″ o 27″  in tutte le loro configurazioni, con tempi di spedizioni che varieranno da qualche settimana ad un mese per il modello più grande. I nuovi iMac “ ultrasottili ” vantano una cornice di soli 5mm di spessore e un case metallico che contiene 8GB di memoria RAM a 1600MHz di serie, un disco rigido da 1TB, processori Intel Core i5 o i7 di terza generazione e i più recenti processori grafici NVIDIA GeForce. Tra le configurazioni personalizzate troviamo l’ormai celebre Fusion Drive, il disco “ibrido”, metà SSD metà HDD, reinterpetato da Apple. Di seguito le configurazioni e i prezzi dei vari modelli proposti. Il modello base dell’ iMac da 21,5″  arr

Windows 8: un aggiornamento causa il blocco all’avvio Alcuni utenti Windows 8 stanno lamendando un problema relativo all’utilizzo del nuovo Sistema Operativo dopo aver gli ultimi aggiornamenti disponibili. Il problema non ancora identificato, visto che l’aggiornamento prevede diversi hotfix e quindi è eseguito in automatico, ma pare compaia dopo qualche giorno di utilizzo successivo all’update. Agli utenti in questione risulta impossibile utilizzare il sistema una volta avviato il sistema e arrivati al desktop, insomma come si dice in gergo molto poco tecnico il computer “si impalla” con un errore che suggerisce di trovare la soluzione in una recente modifica hardware. Neanche Microsoft fino ad ora ha risposto agli utenti per risolvere il problema, sembra quindi che per tornare alla normalità si debba ripristinare il Sistema Operativo a una data precedente a quella dell’aggiornamento. Vi terremo aggiornati su eventuali novità