Schermi HD e ICS: un cambiamento radicale rispetto a Gingerbread
Schermi HD e ICS: un cambiamento radicale rispetto a Gingerbread
Tra le tantissime novità che
praticamente ogni giorno vengono presentate nel mondo Android, la corsa
al miglior hardware e al nuovo terminale è incalzante e spesso passano
in secondo piano alcuni aspetti importante che fanno parte
dell’esperienza d’uso normale. Se da una parta ICS è presente su meno
dell’8% dei device, dall’altra non si fa altro che parlare di Jelly Bean
e delle novità che potrà portare. Complice iOS 6 che è stato
presentato, il tema delle novità che arrivano ogni volta con i nuovi
aggiornamenti è tornato all’ordine del giorno. Quello su cui
vogliamo focalizzarci oggi è puntualizzare come ICS e i grandi schermi
in HD dei nuovi smartphone abbiano cambiato in maniera radicale
l’esperienza di utilizzo degli smartphone moderni. Un
cambiamento che vale molto più di decine di novità software,
applicazioni nuove o integrazione con funzionalità sociali e che porta
un’esperienza veramente molto diversa rispetto a Gingerbread.
Come in molti sapranno, sia per proprie
conoscenze sia per l’utilizzo di ROM modificate, ICS è l’unico sistema
mobile che permette di essere modellato a seconda della risoluzione
dello schermo. In pratica è possibile, con la stessa versione software,
passare da un’interfaccia utente classica ad una Tablet semplicemente
modificando la densità del display. Questa operazione, che spesso passa
in sordina, è di fatto un vantaggio enorme sia per gli sviluppatori di
app, sia per gli utilizzatori degli smartphone con schermi HD. Si tratta
di un cambiamento radicale rispetto a Gingerbread che permette di avere
un dispositivo veramente unico.
Per spiegare meglio il concetto abbiamo
preso come paragone il Galaxy Nexus e il Galaxy S3 che hanno
praticamente lo stesso display sia per diagonale che per definizione.
Sul Nexus, per poter modificare la densità del display, abbiamo
utilizzato la ROM AOPK bluid 38 (in attesa della 39) e il launcher Nova
che ci permette di sfruttare al massimo la maggiore risoluzione che ne
deriva dall’abbassamento dei dpi. In pratica si hanno queste tre macro
condizioni:
- 320 dpi è il normale utilizzo come su S3 e altri schermi HD
- 240 dpi è il settaggio usato che mantiene la medesima interfaccia ma rende il tutto molto più piccolo aumentando di fatto l’area di lavoro
- 160 dpi è invece la risoluzione alla quale ICS passa alla modalità Tablet e quindi offre la medesima interfaccia e gestione dei Tablet anche su smartphone
Da subito possiamo notare come nella
home ci sono differenze decisamente molto grandi tra le due aree di
lavoro. Abbiamo ovviamente provato a impostare Nova anche su S3 con i
medesimi parametri ma il risultato non è tanto lontano da quello che
vedete con il Touch Wiz e decisamente diverso dall’utilizzo della
risoluzione 240dpi.
Discorso analogo nel menu dove troviamo
un quantitativo decisamente diverso di icone. Anche utilizzando Nova non
si hanno differenze di icone all’interno del menu delle app (con altri
launcher si può aumentare la griglia ma diventa difficile utilizzare il
tutto se si porta alla stessa densità del GNex).
Ancora in evidenza la differenza se
prendiamo in considerazione le applicazioni. In questo caso in Gmail
abbiamo più mail leggibili nonostante la grandezza dei caratteri sia
comunque simile e non pregiudichi la lettura su Galaxy Nexus.
Evidente anche la differenza nella barra
delle notifiche dove non solo vediamo come la status barra permetta di
avere molte più icone visibili in altro, ma anche all’interno della menu
a tendina troviamo spazio maggiore per più elementi. Ovviamente i
caratteri saranno più piccoli ma rimangono comunque leggibili (sono
screen HD ridotte quindi si legge peggio nell’articolo).
Infine analizziamo anche il Play Store che mostra molte più applicazione su Galaxy Nexus.
Come abbiamo visto con ICS si riesce a
sfruttare in maniera reale la risoluzione maggiore dei vari dispositivi
Android in commercio, in particolare smartphone HD. Ovviamente questa
funzionalità non è nativa, ma è disponibile sono tramite Root e alcune
rom personalizzate che permettono di utilizzare tutta l’interfaccia
senza particolari problemi. Inoltre, le applicazioni Android, nella
stragrande maggioranza dei casi, scalano perfettamente e si adattano al
diverso settaggio.
Sicuramente molto di voi utilizzeranno
queste impostazioni o ne erano a conoscenza, ma abbiamo voluto
sottolineare quanto effettivamente sia possibile, senza particolari
nozioni avanzate, modificare completamente l’esperienza Android
rendendola unica e spesso anche migliore e più funzionale rispetto alle
proprie esigenze. Solo Android ad oggi offre questa scalabilità e con
ICS il tutto è stato portato nativamente a livello di UI.
Questo aspetto rende il sistema Google
veramente flessibile e decisamente diverso dai concorrenti. Che sia
migliore o peggiore è una questione di punti di vista ed è indubbio che
il tutto lo si ha solo tramite aggiornamenti non ufficiali, ma visto che
si può e i risultati sono cosi interessanti, perchè non sfruttare
l’opportunità? ICS e gli schermi HD hanno portato di fatto questa
interessante possibilità che si adatta molto bene a smartphone.
Probabilmente con l’aumento delle risoluzione sui Tablet (Full HD e
oltre) si potrà avere un’area di lavoro ancora maggiore sfruttando
ancora meglio la superficie di interazione. Noi preferiamo avere una
maggiore area di lavoro che una risoluzione 2048×1536 con la stessa
interazione di una 1024×768 pixel visto che ormai gli hardware moderni
non hanno difficoltà e rallentamenti a patto di una buona
ottimizzazione.
Voi preferite maggiore dettagli e
nitidezza o una superficie di lavoro più ampia senza comunque rinunciare
ad un’ottima definizione?
Aggiorniamo l’articolo con una
differenza che ci hanno fatto notare nei commenti. Anche alcune funzioni
interne del sistema cambiano come le schede rubrica:
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