HP rilascia Open webOS 1.0


HP rilascia Open webOS 1.0


C’è chi, come me, ha avuto un Palm come primo smartphone ed ha continuato ad amare la semplicità, la pulizia e il look and feel dei prodotti Palm anche dopo che questa ha abbandonatoPalm OS in favore di webOS.
L’allora CEO di HP Mark Hurd volle acquisire Palm proprio per webOS e cominciò a costituire una strategia in cui webOS sarebbe stato l’asso nella manica della compagnia di Palo Alto: webOS sarebbe stato integrato in smartphone, tablet, PC e perfino stampanti. Questi sogni di gloria svanirono quando Leo Apotheker prese il posto di Hurd e dichiarò di volersi disfare della divisione PSG (Personal Systems Group) e quindi anche della produzione di PC.
Il clamore suscitato da queste dichiarazioni portò il consiglio d’amministrazione e cacciare con infamia Apotheker, assumendo al suo posto l’ex-eBay Meg Whitman. La Whitman rassicurò tutti sul futuro della divisione PC e di webOS. HP non produrrà più, con ogni probabilità, smartphone e tablet con webOS, ma almeno ha rilasciato come progetto open source il sistema operativo chiamandolo Open webOS.
HP ha rispettato i patti ed ha lanciato ufficialmente venerdì la prima release (quasi) completa del sistema operativo. Mancano ancora lo stack Bluetooth BlueZ; il gestore delle connessioni ConnMan, il supporto ai file multimediali e così via. Le fondamenta sono però già state gettate e sono abbastanza solide da permettere ad HP di fare una piccola dimostrazione delle possibilità del sistema operativo portandolo su un PC all-in-one TouchSmart. La dimostrazione in questione, che altro non è che un video in stile anni ’90, è stata caricata su YouTube ed è visibile qui sotto.
Open webOS è sufficientemente flessibile, essendo basato su Linux, da poter essere impiegato su una grande varietà di dispositivi. Nonostante un PC non sia certo simile in dimensioni ad un tablet o ad uno smartphone, Open webOS riesce a cavarsela egregiamente anche in questo campo secondo quanto è possibile vedere nel video.
HP promette che non abbandonerà il sistema operativo al suo destino, ma continuerà a migliorarlo ed ad aggiungere funzioni con un supporto continuo che tenga conto della comunità. Tra le migliorie previste troviamo anche l’implementazione di Qt 5 e WebKit 2, che miglioreranno il supporto ad HTML 5 e in generale le prestazioni e la compatibilità di Open webOS.
Al momento non c’è alcun supporto per i dispositivi che attualmente montano webOS (incluso il mio amato Pre 2), ma la comunità dovrebbe riuscire presto a fornire supporto anche ai TouchPad e agli smartphone (Pre, Veer, Pixy).
La domanda spontanea che sorge, però, sopisce un po’ il sollievo dato dalla notizia: se nemmeno HP supporta più attivamente webOS con dei prodotti propri, quale produttore potrebbe farlo? Nei mesi passati si era parlato di Samsung, la quale ha però fermamente smentito; HTC sembra abbastanza impegnata con i suoi problemi; Motorola è fuori discussione; Sony è Android-dipendente e non sembra avere intenzione di cambiare; ZTE e Huawei sono già impegnate con Android e Windows Phone e, rispettivamente, con Firefox OS e Tizen.
Insomma, potrebbe esserci spazio per Open webOS se uno dei “grandi” lo prendesse sotto l’ala, ma chi al momento vorrebbe scommettere su una piattaforma su cui nemmeno lo sviluppatore scommetterebbe? A voi la risposta.

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