Samsung vs Apple: il giudice chiede se gli avvocati Apple “fumino crack”

Samsung vs Apple: il giudice chiede se gli avvocati Apple “fumino crack”





Il giudice Lucy Koh, finora, è riuscita ad accaparrarsi dai commentatori di blog e siti specialistici che comprendono vari epiteti e vari aggettivi: i sostenitori di Samsung hanno finora affermato con forza che Koh dev’essere sul libro paga Apple, che si è venduta e così via. Le cose non stanno, ovviamente, così, e Koh ne ha dato più di una dimostrazione.
L’ultima è stata data recentemente, quando il team legale di Apple si è preoccupato di fare avere 75 pagine di obiezioni al giudice. All’interno di tale documentazione è presente anche una richiesta per ascoltare nuovamente ben 22 testimoni. Sorge, però, un problema: il tempo a disposizione di ogni parte è limitato ed è possibile presentare solo un certo numero di prove e di testimoni al fine di stare entro tale limite temporale. 75 pagine di documenti con 22 testimoni da riascoltare sono, ovviamente, troppo.
Per questo motivo il giudice Koh ha pubblicamente chiesto all’avvocato di Apple William Lee perchè abbia presentato una documentazione così lunga “quando a meno che non fumiate crack sapete che questi testimoni non saranno chiamati!”. Lee si è fatto avanti assicurando che “prima di tutto, vostro onore, posso assicurarvi che non fumo crack. Posso giurarlo.” La situazione, però, non è migliorata nemmeno dopo il ritiro di tale documento per una revisione.
Michael Jacobs, un altro avvocato di Apple, ha affermato che “non era nostra intenzione dare un peso in più alla corte”. La pronta risposta di Koh è stata la seguente: “Avete depositato 75 pagine di obiezioni! Cosa intendete dicendo che non avevate intenzione di essere di peso alla corte?”
Tutto questo è molto folkloristico e fa anche un po’ ridere. È però il fondo del barile di un processo che non sarebbe mai dovuto iniziare.


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