Il Nexus 7 nacque al CES 2012

Il Nexus 7 nacque al CES 2012 insieme alla collaborazione Google/Asus


Quando Asus allo scorso CES 2012 svelò il progetto legato al modello MeMo 370T, ci fu subito un grosso interesse per il prodotto del quale però si persero le tracce e al MWC 2012 non fu praticamente neanche presentato, tanto che in molti affermarono che il presunto tablet a basso costo dotato di chipset Tegra 3 era stato cancellato. In realtà le cose andarono diversamente e durante le slide mostrate al pubblico, quello riportato nell’immagine non era altro che l’attuale Nexus 7 ad insaputa di Asus.

Il model number con cui viene identificato il tablet di Google è infatti ME370T e la sua storia è stata raccontata ai microfoni di Forbes direttamente da Benjamin Yeh, direttore esecutivo di Asus UK.
“I nostri dirigenti incontrarono Google al CES 2012 per parlare di opportunità per il futuro del mercato. È stato allora che ci è venuta l’idea del Google Nexus 7. Era Gennaio, e la produzione di massa è iniziata nel mese di Maggio. “

La rapidità con cui il progetto si è concretizzato è data dal fatto che gli ingegneri di Google e Asus non sono partiti completamente da zero, ma hanno steso le basi dell’attuale Nexus 7 grazie al MeMo 370T che per mesi è stato al centro dell’attenzione di rumor e speculazioni. Asus ha soltanto affinato il prodotto riducendone il peso, lo spessore, migliorando la qualità del display, implementando un sensore magnetico  ed infine utilizzando la tecnica “full lamination” chiamata anche “zero-air-gap” per legare in modo ancor più rifinito il display LCD al vetro, metodo utilizzato anche da altre case come Sony con Xperia Arc o Apple sul prossimo iPhone 5.
Nonostante quindi tutto si sia svolto in tempi brevi e con margini di errore al limite, il prodotto finito sembra aver convinto pubblico e critica e proiettato Google nel mondo dei tablet alimentando la concorrenza con prezzi bassi e ottimi hardware.

Commenti

Post popolari in questo blog

Steve Jobs voleva fare la guerra termonucleare

Gli Apple Store sono ancora i “negozi più ricchi del mondo”