Il Giudice Koh si rifiuta di annullare il divieto di vendita del Galaxy Nexus, Google ha già una soluzione

Il Giudice Koh si rifiuta di annullare il divieto di vendita del Galaxy Nexus, Google ha già una soluzione [UPDATE]

Apple sembra avere vinto ancora una volta, dopo il “successo” con il Galaxy Tab 10.1 ne sarebbe arrivato un altro: a riportarlo è Reuters che ci informa che la richiesta di Samsung di rimuovere l’ingiunzione preliminare è stata respinta.
Questo significa che il Galaxy Nexus non potrà essere venduto (nei negozi) finchè non si troverà una modo per non infrangere i brevetti di Apple. Ma Google e Samsung avrebbero già pronta una soluzione che verrà implementata su tutti i Galaxy Nexus americani (e non, forse) in tempi brevissimi. Detto in soldoni, tornerebbe tutto come prima (come se non ci fosse mai stato nessun divieto di vendita), solo con Apple che si può vantare di aver vinto una battaglia legale in più (complimenti).
[UPDATE]

Come potete notare dall’immagine, il Galaxy Nexus non è neanche più risponibile all’acquisto sul Play Store, dandoci solo la possibilità di inserire la nostra mail per tenerci aggiornati sulla sua disponibilità. Tutto ciò è avvenuto praticamente in concomitanza del versamento di Apple di 96 milioni di dollari per rendere effettivo il divieto di vendita, semplice coincidenza?

I ragazzi di The Verge hanno contattato Google per chiedere spiegazioni riguardo alla faccenda e gli è stato confermato che il Galaxy Nexus attualmente non è più in vendita ma sarà di nuovo disponibile a partire dalla prossima settimana. La compagnia non ha specificato il motivo dell’interruzione delle vendite o se i futuri dispositivi includeranno la patch per evitare di infrangere i brevetti di Apple, ma ha confermato che verranno venduti con Android 4.1 Jelly Bean preinstallato.

Arrivano inoltre nuove notizie sull’update che salverebbe il Nexus: a quanto pare rimuoverà la funzione di ricerca unificata offline, ovvero quando si cercherà qualcosa (tramite la barra sulla home ad esempio) non verrano restituiti come risultati file o oggetti contenuti nel dispositivo come contatti o file multimediali. Personalmente, non ho mai utilizzato questa funzione e non ne sentirò la mancanza, ma vi ricordo comunque che questa patch probabilmente affliggerà solo i Nexus negli USA. Con 96 milioni di dollari spesi da Apple e Google che con una semplice modifica tornerà a vendere i telefoni incriminati fra una settimana, non sappiamo di chi sia veramente la vittoria.


Commenti

Post popolari in questo blog

Steve Jobs voleva fare la guerra termonucleare

Home Server con Raspberry PI